Cima del Carro (3362mt) – Valle dell’Orco – Torino

Prima parte:allegro andante
sabato 27 maggio 2006
Stavolta c’e’ mancato veramente poco per il gruppo dei “clandestini”… Durante la nostra ricognizione, il giorno prima della gita, veniamo intercettati telefonicamente da un gruppetto composto da 3 membri di “miliziani istruttori” che casualmente si trovavano nella nostra stessa zona. Senza farci prendere dal panico assecondiamo le loro richieste e ci presentiamo al loro cospetto .Ci ritroviamo cosi’ davanti ai temibilissimi Marco, Grazia e Luca “the Duke”.
Nel dopocena, all’interno del rifugio che avevamo prenotato sotto falso nome, viene allestito il processo e sotto gli occhi atterriti di un gruppo di alpinisti del Cai di Torino veniamo interrogati. A tarda ora rimaniamo d’accordo che ci saremmo rivisti la mattina seguente per affrontare la gita insieme e per la lettura del verdetto.
Seconda parte:serio pomposo
domenica 28 maggio 2006
Domenica mattina sveglia alle 4,45 e ritrovo per la partenza di tutto il gruppo alle 5,30. L’aria e’ decisamente tiepida e il cielo e’ terso.
Alle 6 stacchiamo il cordone ombelicale dai nostri istruttori del corso SA1-2006 e partiamo per la nostra gita programmata da giorni.
Fermiamo la macchina all’altezza della sbarra poco dopo Chiapili di sopra (1863) . Seguiamo la strada sterrata con gli sci sullo zaino per 30 minuti.Calziamo gli sci e proseguiamo fino in fondo al vallone .La neve e’ buona fino al primo grande salto (2612). Da qui’ ci si mette in asse con le creste sovrastanti senza mai avvicinarsi troppo a causa di scarichi da disgelo . A meta’ del Gh. del Carro occid.(3050) incontriamo i nostri Istruttori che stanno gia’ scendendo. Qui la neve che ha preso sole tutta la mattina e’ decisamete molle.
Arriviamo cosi’ al traverso che porta direttamente alla cima (3326) che raggiungiamo alle ore 11. Qui’ ci concediamo una piccola digressione per festeggiare l’ultima gita della stagione con Paolo che prepara un “moito” fra lo stupore dei presenti.
Iniziamo a scendere sulla parte piu’ ripida del pendio come da consiglio di Luca su una neve superba che lascera’ ben presto il posto ad una marmellata indecente. Ripercorriamo il perorso dell’andata e cercando di sfruttare tutte le lingue di neve disponibili arriviamo di nuovo sulla strada sterrata e quindi alla macchina.
Giornata “campale” per il gruppo dei Clandestini, per una gita di 7 ore con sole e temperatura ottima.
Chi c’era: Alessio fuori dal laboratorio, Paolo, Andrea -tuttologo-, Stefano.
P.S. E’ la mia prima relazione, abbiate pieta’ . :->

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