La gita è quella del libro di A. Parodi ‘nelle Alpi del Sole’.
Partiamo circa alle 6 dal Piano della Regina. Poi il lungo tragitto Vallone del Piz , il larice (anni 650 presunti), il rifugio Zanotti fino alla Bassa di Schiantalà. Qui’ cominciano le lingue di neve e bisogna fare attenzione a seguire il sentiero estivo che peraltro e’ particolarmente segnalato (anche troppo , vero Gianfranco ?). Si arriva cosi’ alla Comba di Schiantalà chiusa tra il Becco e le Tre punte di Schiantalà completamente innevata.
Sulla via normale vediamo procedere legate due persone , scopriremo al ritorno essere il gestore dello Zanotti (Gianfranco) e una sua amica. Noi proseguiamo verso il conoide del canale. In verita’ quando si e’ sotto si notano tre rami, quello a sinistra e’ cieco , quello centrale a differenza deglia altri due che sono molto puliti appare interrotto da una specie di camino e soprattutto molto sporco dalle molte scariche, rimane quello di destra che nella sua prima parte presenta una specie di seracco comunque facilmente aggirabile e che sale leggermente in diagonale verso sinistra infatti si andrà a congiungere piu’ abvanti con il canale centrale.
Nel punto di incontro ci si riposa prima del tratto piu’ verticale, a meta’ di questo tratto piccolo traverso verso destra e poi di nuovo dritti fino a dove la neve svanisce contro il castello roccioso della vetta. Uscita dalla neve un po’ complicata causa neve un po’ molla e roccette friabili.
Adesso sosta su un masso e con un tiro di corda si esce verso sinistra oltre la cresta per trovare la via normale che in cinque minuti porta in vetta che noi raggiungiamo alle 12
La discesa dalla via normale non propone difficolta’ eccessive , un po’ di disarrampicata su un misto di neve e roccette friabili , qualche pezzo di pendio da affrontare con la faccia rivolta a monte ma affrontabili tranquillamente slegati.
Un salto allo Zanotti dove scambiamo quattro chiacchere col gestore e la sua amica (Stefy Graf ? ) che ci offrono un genepy che suscita questa battuta ‘Io non faro’ mai un canale con i gradi di questo liquore’ che la dice lunga sulla sua alcolicità.
Poi barcollando ci dirigiamo versole macchine che raggingiamo alle 16.
Grande gita in ambiente severo e perccato non avere gli sci in discesa nel pezzi innevati.
Un saluto alle tre cordate da due G.e M. , S. ed E. e infine Io ed E.